I relitti del golfo di Venezia al Salone Nautico di Venezia

I relitti del golfo di Venezia al Salone Nautico di Venezia

I relitti del golfo di Venezia del cap. Falconi al Salone Nautico di Venezia. Articolo sul Corriere del Veneto.

Sono rimasti inabissati dalla Grande guerra, navi e aerei oggi visitabili dai sub, da Malamocco a Porto di Piave Vecchia. E ora anche descritti nel libro I relitti del Golfo di Venezia, presentato ieri al Salone nautico. Ci sono, ad esempio, la Regia nave Amalfi, incrociatore veloce e potente, costruita dalla Marina Militare agli inizi del secolo scorso e affondata dopo essere stata silurata dal sommergibile tedesco UB14 il 7 luglio 1915 e la Regia torpediniera 5PN, realizzata per il pattugliamento e il recupero mine in alto Adriatico e inabissata al largo di Venezia dal sommergibile austroungarico U10, mentre era in servizio di vigilanza, il 26 agosto 1915.

«Sono navi fruibili in parte attraverso le immersioni, in parte da gestire come risorsa culturale, turistica e ambientale: è un patrimonio che deve essere organizzato nel migliore dei modi», spiega il capitano Andrea Falconi, che ha curato le ricerche dei reperti navali. Ma ci sono anche aerei statunitensi degli anni ’40, da riscoprire.

«Ci tengo a ringraziare il comitato tecnico scientifico, con il quale abbiamo lavorato a stretto giro in questi tre anni di spedizioni, e la Regione Veneto: senza il suo supporto infatti questo progetto non sarebbe stato possibile.

In particolare ringrazio il Capitano di Vascello Alberto Maria Pietrocola, il Professor Emilio Motta, il Capitano Nicola Odoardo Falconi, Il Capitano di Vascello Stefano Meconi e i palombaro Andrea Pianon» conclude il capitano.

Il commento dell’assessore al Turismo Simone Venturini

«È importante che questa iniziativa sia stata presentata al Salone Nautico, perché non è solo una mostra dei migliori cantieri navali italiani.

È anche un momento di approfondimento del nostro rapporto con il mare e per scoprire i segreti dei fondali della laguna.

I relitti sono interessanti sotto una duplice lente. Ospitano animali, piante, ecosistemi che possono essere analizzati in relazione all’ambiente e che hanno un fascino storico, culturale e turistico impareggiabile. Progetti come questo ci fanno capire che, oltre alle nostre bellissime spiagge e coste, c’è molto di più e basta scoprirlo».