
Anche Malamocco soffre del problema del moto ondoso: gran parte del traffico acqueo da Chioggia transita infatti in questa rotta tra Malamocco e Poveglia. Ecco perché il capitano Nicola Odoardo Falconi, manager nautico ed ultimo presidente dell’Ente Gondola, propone di installare proprio a Malamocco il telelaser con postazioni fisse a scopo di deterrente all’alta velocità in laguna.
Il Lido potrebbe averne due: Malamocco e Piazzale Santa Maria Elisabetta, dove, negli anni ’50, vi era lo stazio delle gondole.
«Queste postazioni, la tecnologia ed il buon senso potrebbero aiutarci nel contenere il fenomeno del moto ondoso ed avremmo una laguna più sicura e ben vigilata proprio nei punti nevralgici dove si registra l’80 per cento del traffico acqueo.
La polizia locale e la Guardia Costiera, cosi come tutte le forze dell’ordine, stanno già svolgendo un ottimo lavoro, che andrebbe integrato e “messo a sistema’ con questi avamposti tecnologici.
Malamocco ed il Lido – prosegue Falconi – potrebbero fare da “apripista”. Personalmente credo che non siano solo le sanzioni pecuniarie a svolgere un ruolo di dissuasione del fenomeno del moto ondoso».
Le possibili postazioni contro il moto ondoso
Altre postazioni potrebbero essere tra l’Arsenale e la Certosa, a Murano, poi anche tra Sacca Fisola e il Tronchetto ed infine sulla Punta della Dogana. Falconi, esperto marittimo, armatore e manager nautico, ha maturato molteplici esperienze nell’ambiente del mare e della subacquea professionale. Di recente ha “varato” l’iniziativa di idro-ambulanza costiera per il soccorso sanitario in alto mare.
«Se si realizzassero sei “casotti” nei punti cruciali della laguna di Venezia, il fenomeno potrebbe trovare quasi soluzione. Questi “capanni” di foggia lagunare, sarebbero ben inseriti dal punto di vista paesaggistico, dovrebbero contenere telelaser, telecamere, visori notturni e termocamere. Dotati di aria condizionata garantirebbero il giusto confort agli agenti della Polizia Locale, che li presidierebbero con continuità.
Gli utenti nautici, sia diportisti che professionali, a conoscenza di questi presidi sarebbero “costretti” a rallentare e così l’effetto desiderato potrebbe venir presto raggiunto».
Venezia, 8 luglio 2022