Nicola Falconi
Sul tema del rilancio del Lido interviene anche Nicola Falconi, manager nautico e armatore, che, dopo avere condiviso la posizione espressa ieri dall’imprenditore Teodoro Russo per gli operatori turistici afferma “Per il Lido occorrono investimenti ad ampio respiro dal punto di vista infrastrutturale, altrimenti non ci potrà essere mai una svolta vere. Per troppi anni l’isola è rimasta ferma. Ora ci vogliono i fatti”
Roberto Magliocco
Il 2021 è stato indubbiamente migliore del 2020 per il Lido, ma questo non significa che ci sia un quadro positivo. Nel 2020 eravamo a casa per iI virus, perciò il riferimento deve essere il 2019, prima dell’Aqua Granda. E rispetto a quel periodo il calo è preoccupante: su circa 150 negozi, almeno il 15-20 per cento non ha più riaperto. Altri esercizi commerciali rischiano di chiudere nei prossimi mesi.
Le spiagge e la stagione balneare hanno trainato anche il piccolo commercio, ma l’estate è corta e non basta.
Gli affitti sono troppo alti e dal Comune aspettiamo ancora che vengano redatti i pianini per il commercio che, fino ad ora, hanno riguardato solo il Gran Viale, mentre per altre parti del territorio comunale è stato redatto un piano ben più articolato e complessivo
C’è carenza e perciò i costi di quel poco che c’è schizzano verso l’alto. E poi l’aumento delle bollette rischia di mettere in ginocchio il piccolo commercio di vicinato. Aumentano il gas, la luce e le utenze varie. Non dimentichiamo che una bottega, per essere attrattiva, deve tenere accesa la luce tutto il giorno per richiamare l’attenzione, stimolare ad entrare.
Il Gazzettino, 16 gennaio 2022

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