L’imprenditore ed armatore Nicola Falconi a Focus esprime le sue opinioni in merito alle prossime elezioni e alla crisi di governo che stiamo vivendo.
Il mondo dell’impresa aveva guardato con benevolenza al governo Draghi, per il prestigio e l’ottima reputazione internazionale dell’ex-governatore. Ciò riferito soprattutto al periodo più recente.
Non intendo quindi Draghi finanziere e “uomo di banca“, ma parlo del Draghi presidente BCE, che ha posto dei correttivi “operativi” all’Euro, acquistando il debito dei singoli stati, senza limite.
Questa azione ha riequilibrato quel vulnus originario della moneta, ove gli stati non hanno un debito pubblico in comune. Vi è, inoltre, la mancanza di una nazione garante di ultima istanza.
Le criticità del governo Draghi
Molti imprenditori avrebbero privilegiato la stabilità di governo, a prescindere dalle ideologie.
La criticità di fondo del governo Draghi è però quella di essere stato retto da una coalizione troppo eterogenea, creata nell’emergenza, per “salvare la situazione” del Paese.
I partiti che lo sostenevano avevano infatti posizioni troppo differenti. Questa debolezza originaria, con il tempo, è emersa inesorabilmente.
Da cittadino e da imprenditore la mia speranza è che si verifichi una vittoria netta di uno dei due schieramenti alle prossime elezioni, affinché si possa perseguire un programma con la necessaria determinazione, che la congiuntura richiede.
Devo dire che da parte del centro-destra, con i quindici punti programmatici, è stato fatto un importante passo avanti, anche per quanto attiene la chiarezza. Si tratta di un numero equilibrato di tematiche condivisibili, non eccessive e di conseguenza attuabili.
Nicola Falconi a FOCUS sottolinea come i sistemi elettorali che in Italia si sono rivelati efficaci siano quelli dei Presidenti di Regione, chiamati appunto all’americana “governatori” e l’elezione diretta dei sindaci.
Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, è risultato da un recente sondaggio il più amato d’Italia. Ciò significa che chi “ci mette la faccia” e sta in mezzo alla gente, alla fine, viene apprezzato.
Non è sbagliato quello che ha detto Salvini: mettiamo i governatori perché effettivamente c’è un contatto con la popolazione e si spera che questi non cambino idea.
Focus di Rete Veneta, 11 agosto 2022