Nicola Falconi a FOCUS su Rete Veneta

L’armatore cap. Nicola Falconi interviene a FOCUS, programma di attualità di Rete Veneta.

Il capitano Falconi conferma l’emergenza caro bollette energia per le imprese. Ribadisce, però, l’urgente necessità di separare i costi elettrici da quelli del gas, poiché l’attuale meccanismo di calcolo avvantaggia eccessivamente i fornitori che guadagnano oltre gli effettivi aumenti dei costi delle forniture. Falconi si chiede dove siano in questo momento le autority regolatrici e vigilanti del mercato elettrico?

Non tutta l’energia elettrica è infatti prodotta da gas e petrolio, pertanto, anche se interviene il governo con contributi a imprese e famiglie, si rischia uno spreco di risorse pubbliche per pagare le speculazioni e distorsioni di mercato!

Nicola Falconi spiega che l’acquisto di gas russo da parte dell’Italia, che negli ultimissimi anni era passato dal 20% al 40%, ora si è ridotto al 9%, e quindi non ha senso la lentezza nel calmierare il prezzo a livello nazionale ed europeo.

Certamente, in questa particolare congiuntura, non aiuta la necessaria solidarietà europea l’atteggiamento dell’Olanda e della Germania, che sembrano non essere favorevoli ad introdurre da subito il tetto al prezzo del gas e neppure la Francia, che con la compagnia elettrica statale EDF annuncia di voler ridurre le forniture elettriche all’Italia.

Ci vuole un’Europa più forte, ma molto più solidale nella sostanza e con pari dignità delle nazioni.

Nicola Falconi sul tema dell’immigrazione

Sullo scottante tema dell’immigrazione Nicola Falconi sostiene che non si possono accogliere persone provenienti dall’Africa in maniera incivile e caotica. Anche l’impresa deve ripensare a modelli di occupazione di maggior qualità e dignità, facendosi carico almeno parzialmente del lavoratore, anche dopo l’orario di impiego in fabbrica.

Per l’armatore non è neppure giusto sottrarre all’Africa le sue risorse umane più giovani ed auspica che l’Europa aiuti di più gli africani nei loro paesi d’origine con seri programmi di cooperazione e sviluppo.

L’Italia ha già fatto la sua parte, in termini di accoglienza e non bisogna neppure dimenticare che la nazione ha già accolto con calore negli ultimi mesi oltre 150 mila cittadini ucraini.

FOCUS Rete Veneta, 16 settembre 2022