
Ricostruzione del Bucintoro: «Siamo davvero onorati, io e la mia famiglia, di entrare a far parte della Fondazione per il nuovo Bucintoro».
A parlare è l’emiro Moha-med al Abutaleb, in visita a Venezia, nei giorni precedenti al Natale, insieme ai figli Abdullah e Wael. Qui l’imprenditore ha incontrato i responsabili della Fondazione per la ricostruzione del Bucintoro di cui è entrato a far parte, con l’obiettivo di finanziarne la ricostruzione.
L’incontro si è tenuto nell’elegante cornice del Circolo Ufficiali di Palazzo Cornoldi, dove a ricevere la delegazione proveniente dagli Emirati Arabi (in viaggio in Veneto per seguire non pochi interessi imprenditoriali) c’erano il generale Giorgio Paternò, presidente della Fondazione Bucintoro, e il consigliere d’amministrazione Nicola Odoardo Falconi.
A febbraio i rappresentanti della Fondazione andranno a Dubai per ricambiare la visita, come segno di amicizia e stima reciproca tra le partì. «Poi inizierà l’iter per l’erogazione delle risorse», spiega il generale Paternò che dall’emiro ha ricevuto conferma per un impegno di spesa di 10 milioni di euro, 7 per la costruzione del Bucintoro e altri tre dell’esercizio.
I contributi arriveranno scadenzati in più tranche in base allo stato di avanzamento dei lavori.
«L’operazione rimane finanziata completamente da risorse private, ma terremo costantemente informato il sindaco e le istituzioni sull’andamento della stessa», aggiunge Paternò.
Con la loro presenza, gli investitori del Dubai hanno voluto assicurare per prima cosa la loro adesione e il contributo finanziario finalizzato alla effettiva ricostruzione della Nave dei Dogi. Un progetto di cui si parla da decenni che, ora, finalmente, muove passi concreti importanti.
«Venezia – ha affermato l’emiro – ed il mondo arabo hanno sempre avuto grande rispetto reciproco, la storia lo dimostra, anche con la via della seta. Confido anche nel rilancio della mia azienda, acquisita nel trevigiano che merita di tornare ai gloriosi inizi del passato», ha aggiunto riferendosi all’ex Punto Finestre rilevata qualche anno fa.
Questo interessamento può rappresentare la svolta decisiva per la Fondazione Bucintoro, nata con l’esclusivo interesse di ricostruire la storica nave dogale della Serenissima.