Al Museo Falconi il compleanno del com. Ferruccio Falconi

Il sogno è quello di poter ampliare, con nuovi spazi, il suo Museo del Mare, uno spazio che lui continua ad arricchire con nuovi oggetti e curiosità. Un patrimonio, costruito in decenni di attività in oltre 45 mila pilotaggi, che il comandante Ferruccio Falconi continua a mettere a disposizione gratuitamente.

Da qui, l’idea, per il periodo estivo, di posizionare una nuova cartellonistica, che lo segnali anche ai turisti e alle scolaresche. Sempre aperto per visite gratuite e lezioni ai ragazzi, per programmare una visita basta telefonare al numero 348 4503766. Cosi “Capitan Falco” ha festeggiato ieri, con il suo consueto piglio allegro e combattivo, 96 anni.

Capopilota emerito della Corporazione Piloti dell’Estuario Veneto, ieri, per salutarlo e ringraziarlo di quanto ha loro insegnato, sono arrivati tutti i suoi allievi piloti della corporazione. L’incontro per festeggiarlo si è tenuto, allo scoccare di mezzogiorno, nel suo museo in via Biagio Zulian. Accanto a Ferruccio i tre figli Annacarla, Andrea e Nicola, i nipoti, Giulia e Andrea. Tra i tanti amici che non potevano mancare per fargli gli auguri, il decano dei parroci del Lido, don Giancarlo lannotta, l’ex presidente dell’AteneoVeneto, Gianpaolo Scarante, nonché a lungo ambasciatore d’Italia in Turchia, artisti, poeti, scrittori, con cui Falconi ha creato, negli anni, una sorta di “Cenacolo culturale”, per promuovere la venezianità. Presente il consigliere della Municipalità, Matteo Pistorello, il pittore, scrittore e indimenticabile volto di “90esimo Minuto” Ferruccio Gard e molti altri.

Venezia, ha detto il capitano Falconi, sta vivendo un momento di degrado profondo. Bisogna riportare i giovani a vivere a Venezia, perché questo avvenga occorre ripartire dalla cultura, riscoprire la manualità e le proprie tradizioni.

Al Museo Falconi la statua di prora del Bucintoro

Per questo è importante collaborare alla ricostruzione del Bucintoro, ma vanno ricostruite le “navi scuola”, che Venezia ha sciaguratamente venduto, per riscoprire la tradizione marinara della nostra città, queste sono le basi. Venezia ha un’antica e celebre storia marinara, ma anche radici contadine e ne sono testimonianza le “ville venete”.

Dal museo giunge un contributo a tutto questo. “Museo unico al mondo” ripete Falconi, solitamente nei musei chi visita paga il biglietto, qui è tutto gratis. Quello che é esposto non si può toccare, invece chi arriva qui ha tutto a disposizione, purché lo tratti con rispetto e cura.

Qui ho investito buona parte dei miei risparmi, proprio perché possa diventare un punto di riferimento per la città. Qui si sperimenta la manualità: insegno ai ragazzi ad accendere, in sicurezza un fuoco, a manovrare la forgia. Il mia orgoglio é la collana di 80 dipinti che ho creato all’aperto, dedicati alla marineria e alla portualità di Venezia. Mi spiace che, dalle istituzioni per ora, non ho avuto grandi riscontri. Ma sono fiducioso che presto arriveranno a visitare il museo.