Alpha Charlie attrezzata per recuperare naufraghi

Ventisette missioni già all’attivo e una convinzione che ha accompagnato ognuna di queste operazioni: «Chi salva una vita è come se salvasse il mondo». A stilare un primo bilancio del soccorso sanitario in mare è l’armatore e imprenditore veneziano capitano Nicola Odoardo Falconi che ha realizzata la prima (e unica) idro-ambulanza costiera “Alpha Charlie” in servizio nel golfo di Venezia per portare il soccorso sanitario avanzato direttamente in mare.

«Se ci fosse bisogno e ci venisse richiesto – aggiunge – siamo anche disponibili a portare la nostra idro-ambulanza per soccorrere i migranti e contribuire cosi a mettere un freno alle tragedie a cui stiamo assistendo anche in questi giorni».

Falconi, già impegnato nel volontariato cattolico per la logistica relativa alla campagna di effettuazione tamponi e di vaccinazioni durante l’emergenza Covid, nel 2021 ha voluta dar vita a un particolare servizio di soccorso sanitario marittimo di cui vi era la mancanza in Adriatico.

Nasce così l’idro-ambulanza costiera “Alpha-Charlie”, varata appunto due anni fa. «Sono stati due anni davvero intensi, talvolta un po’ faticosi ma entusiasmanti – racconta Nicola Falconi – poiché siamo stati in grado di colmare un vuoto effettivo nel settore nautico del soccorso medico.

Falconi è amministratore delegato della società Adriatic di Venezia, che ha messo gratuitamente a disposizione il mezzo nautico specialistico e si è sobbarcata le spese di allestimento ed esercizio.

I ruoli a bordo sono invece definiti in accordo con la autorità. «Io sono anche il comandante dell’unità navale ed il responsabile dei servizi tecnici di bordo, poi vi sono tre amici medici specializzati in pronto soccorso e tre infermieri professionali appassionati della nautica che si alternano sul mezza nautico per rendere operativo il soccorso.

E’ doveroso premettere che il coordinamento generale del soccorso marittimo è una prerogativa della Guardia Costiera e noi, con la dovuta cooperazione ed umiltà, abbiamo costituite un presidio sanitario mobile a disposizione delle Autorità preposte.

Alpha Charlie: le novità

L’elemento di novità che abbiamo apportato e che è stato apprezzato è quello di poter operare direttamente in mare aperto in supporto delle motovedette della Capitaneria di Porto con una vera e propria unita mobile di rianimazione, ovvero una idro-ambulanza marittima “medicalizzata” che per le sue dotazioni sanitarie è in grado di recuperare ed assistere fino a tre pazienti con “terapie salvavita”, il tutto nelle prime fasi temporali del soccorso che sano certamente quelle più importanti.

Abbiamo al nostro attivo ben 27 attività operative che hanno riguardato la messa in sicurezza di alcuni malati, trasbordati alla altre unità nautiche, poi esercitazioni interne ed esercitazioni complesse compiute assieme alle forze dell’ordine, in primis la Guardia Costiera». Diverse novità anche per quest’anno. «La prima è una novità tecnica – conclude il capitano Falconi – ovvero che in aggiunta alla esistente strumentazione per la navigazione di precisione costituita da doppi apparati radar, Gps e radiocomunicazione, è in corso di installazione una potente telecamera Flir per la più rapida individuazione dei naufraghi da soccorrere sullo superficie del mare, anche in condizioni di onda e scarsa visibilità.»

L’altra novità è più simbolica, ma comunque importante. «Con i nostri operatori abbiamo voluto porre a bordo un’icona benedetta della Madonna della Salute ed assegnare all’imbarcazione il seguente motto latino: “In Undis per Undas Pro Vita” che sintetizza lo scopo della nostra missione.