Concordia: la proposta di Falconi per salvare la motonave

La mozione in consiglio comunale di Fratelli d’Italia per salvare la motonave Concordia di Actv è datata gennaio scorso. Ma non è mai stata discussa.

Ora, otto mesi più tardi, spunta di nuovo fuori. E in cima alla lista delle tantissime mozioni finite nel dimenticatoio. Sarà infatti tra le prime ad essere trattate nel prossimo consiglio comunale del 21 settembre, come deciso dalla conferenza capigruppo di ieri.

E sul testo – che dovrà però essere modificato – c’è già una convergenza politica da parte della Lega, che con il capogruppo Alex Bazzaro si dice pronta a votare sì al testo, pur di salvare lo storico mezzo anni ’30 destinato (ormai da tempo) alla demolizione, con un costo a carico di Actv di 53 mila euro.

Falliti tutti tentativi di assegnazione del mezzo da parte dell’azienda per un suo recupero, il destino della barca sembra ormai segnato. L’unica speranza, almeno fino a qualche mese fa, sembrava tuttavia arrivare dal ministero della Difesa che, sollecitato dall’assessore al Commercio Sebastiano Costalonga, aveva dato il suo via libera al trasferimento della motonave all’Arsenale. Previa richiesta ufficiale da parte della giunta.

È per questo che lo stesso Costalonga aveva sollecitato il direttore generale del Comune ad «intervenire per evitare una spesa inutile e uno sperpero di denaro da parte dì una società partecipata dal Comune». Una richiesta formale, tuttavia, al ministero della Difesa non è mai arrivata. Motivo per cui Actv ha proseguito l’iter per procedere alla demolizione del mezzo ormeggiato da tempo a Sant’Elena e ormai spogliato di qualsiasi arredamento interno.

Ora però la vicenda é tornata d’attualità. E quella mozione di gennaio sarà al centro del dibattito del prossimo consiglio comunale.

Solo lì si capirà se l’asse tra Lega e Fratelli d’Italia riceverà l’appoggio dell’altra forza di maggioranza, il gruppo fucsia della lista Brugnaro. O se, inaspettatamente, riceverà supporto dall’opposizione.

Sul tavolo c’è la richiesta alla giunta di impegnarsi a salvare un pezzo di storia del trasporto pubblico veneziano, caro a tanti veneziani (in questo senso da ultima la proposta del comandante Nicola Falconi di istituire un museo aziendale) e ad associazioni cittadine, come il Forum Futuro Arsenale, che in questi ultimi mesi hanno dato il via a petizioni e lettere inviate al Comune per cercare di salvare il mezzo. Inutilmente, almeno per il momento. il tempo stringe, la gara per la demolizione indetta da Actv è già stata assegnata.

La Nuova Venezia, 15 settembre 2023