Nicola Falconi in TV- talk show FOCUS di Rete Veneta

Nicola Falconi in TV

Il 28 aprile 2022, alle ore 21.16, nel talk show FOCUS, trasmesso dell’emittente Rete Veneta, Nicola Falconi in tv ha portato il contributo del mondo dell’impresa sull’attuale situazione economica e sociale.

Sul reddito di cittadinanza

La situazione economica che stiamo vivendo oggi è oggettivamente difficile – sostiene l’imprenditore – Trovo giusto il reddito di cittadinanza per chi si trova in una situazione di difficoltà. Forse, però, questa risorsa doveva essere tarata in maniera diversa. Tante inchieste hanno rivelato che molti percettori non ne avevano diritto. Quindi, evidentemente, ci sono stati dei difetti nell’introduzione di questa norma, che aveva delle ragioni giuste all’origine.

Uno dei problemi è rappresentato dal fatto che non è stata valutata un’età anagrafica equilibrata di accesso al sussidio.

Intendo dire che tale sostegno doveva essere previsto soltanto per chi, in età più avanzata, ha oggettivamente difficoltà a trovare una nuova occupazione.

Purtroppo, molte persone hanno rifiutato impieghi presso aziende, perché avrebbero percepito, lavorando, uno stipendio non molto superiore al reddito di cittadinanza comunque garantito.

Il vero problema è che gli stipendi sono gravati da un’imposizione eccessiva che rappresenta un costo per il datore di lavoro, ma non ne beneficia il dipendente. Ecco perché non è affatto semplice, come sarebbe giusto, aumentare le retribuzioni.

Se un diciottenne percepisce il reddito di cittadinanza, è chiaro che è molto difficile che questa persona sia sufficientemente stimolata a ricercare e trovare un lavoro.

Nicola Falconi in TV parla della questione energetica

Per Falconi la questione dell’aumento dei costi dell’energia è ben precedente alla crisi generata dalla guerra in Ucraina. Purtroppo la politica non ha effettuato scelte strategiche e lungimiranti, sia in tema di approvvigionamento che di produzione.

Il gas russo è di ottima qualità e ci si è fatti prendere la mano, raddoppiandone in poco tempo i quantitativi di acquisto. Ora paghiamo le conseguenze di scelte affrettate.

Oltre a ripristinare i contributi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, si renderà necessario modificare il modello di sviluppo, affinché si possa ritornare a produrre in Europa in forme più sostenibili.