Nicola Falconi in TV al talk show FOCUS di Rete Veneta

Nicola Falconi su Focus esprime le opinioni in merito all’attuale crisi di Governo.

Gli imprenditori tradizionalmente sono “governativi” poiché la stabilità politica, come anche la pace rispetto alla guerra, è una situazione imprescindibile per lo sviluppo delle imprese. Falconi ricorda che le aziende hanno un ruolo importante per il benessere economico e l’occupazione, nonché una funzione sociale ben precisa. Ogni governo in carica deve poter attuare il proprio programma in tempi ragionevoli.

L’impresa prospera quando c’è stabilità, cioè tranquillità dei mercati e dei finanziamenti, che agevolano la programmazione e il progresso sociale.

Per converso, è pur vero che la gente è stanca di questa legislatura, che sembra “trascinarsi” con ben tre cambi di governo. La reazione popolare è ormai evidente ed infatti la partecipazione al voto diminuisce, ciò può rappresentare un problema per la democrazia.

In Italia ci sono alcuni modelli istituzionali che funzionano bene. Quasi tutti i governi regionali hanno dimostrato una certa efficienza e anche stabilità, ciò in virtù delle leggi elettorali che assegnano il premio di maggioranza ed il voto espresso direttamente per il candidato presidente. Ogni governatore ha cinque anni davanti a sé, tant’è che non vengono più chiamati Presenti di Regione ma appunto “Governatori”. Qui anche il lessico corrente indica qualcosa di significativo.

lo stesso si può affermare per l’azione dei sindaci, che, con l’elezione diretta, ha garantito ai comuni stabilità di programmazione e d’iniziativa. A Venezia abbiamo un Sindaco imprenditore che è riuscito, pur in una congiuntura critica, ad effettuare un profondo risanamento del bilancio. Oggi, dai sondaggi risulta il sindaco più apprezzato d’Italia.

L’attuale modello nazionale, con l’elezione mediata dal Parlamento, sia del Presidente del Consiglio dei Ministri che del Presidente della Repubblica, sembra ormai aver fatto il suo tempo. Infatti, sia le leggi elettorali maggioritarie che quelle proporzionali non hanno prodotto quella certezza, chiarezza e stabilità richieste dagli elettori.

Da imprenditore e da cittadino, mi dispiace moltissimo se Draghi dovesse interrompere la sua esperienza di governo, non solo per le indiscutibili capacità, ma anche per l’innegabile prestigio e notorietà di cui gode in Europa e nel resto del mondo. Ritengo che il governo Draghi meriti di concludere la legislatura, rispettando un patto temporaneo di unità nazionale, davvero essenziale nell’attuale complessa congiuntura globale.

Non dimentichiamo che stiamo assistendo anche ad uno scontro militare nell’Europa dell’Est ed in questo momento le nazioni che fanno riferimento alla NATO dovrebbero essere compatte, soprattutto al loro interno. A mio avviso, chi indebolisce il governo in questo momento tradisce un patto nazionale nel momento meno indicato.

Focus – Rete Veneta 15 luglio 2022